Parco Archeologico

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Muro Sud Est

Tutto il lato sud-orientale del pianoro costituisce un avamposto che è possibile ipotizzare fortificato dalla messa in luce lungo il costone sud di un troncone murario che ha una lunghezza di 32,5 m e una larghezza di 2,8 m, con un’altezza massima conservata di 0,70 m.

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La Cinta Ellenistica
La Cinta Ellenistica

La Cinta Ellenistica

Nel corso dell’età ellenistica (IV-III sec. a.C.), sul pianoro di Torre del Mordillo si sviluppò una fortificazione lungo tutto il ciglio della collina con un muro di cinta che, per le soluzioni difensive adottate, presenta caratteristiche del tutto particolari.

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Torre Mordillo

La vocazione strategico-militare del sito di Torre del Mordillo – per il controllo delle vie di comunicazione lungo il percorso del fiume Crati e in prossimità della confluenza dell’Esaro e del Coscile – perdurò anche in epoca medievale quando fu edificata l’omonima torre di vedetta, che si inserisce nel sistema difensivo di epoca normanna.

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La Valle dell’Esaro

La Valle dell’Esaro, territorio ampio e ricco di vegetazione, che si estende per oltre 600 kmq, prende il nome dall’omonimo fiume, importante via di collegamento tra la costa ionica e tirrenica della Calabria. Il fiume sorge dai rilievi della Catena Costiera, in prossimità del Passo dello Scalone, agevole punto di transito montano di media quota, attraverso il quale si raggiunge facilmente la fascia costiera tirrenica all’altezza di Belvedere Marittimo.

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Muro Nord
Muro Nord

Muro Nord

Il muro nord, posizionato lungo il ciglio settentrionale del pianoro, si conserva per una lunghezza di circa 30 m; nel suo tratto a sud presenta un restringimento che si addossa su un lacerto ortogonale al suo andamento; da qui riprende sempre in direzione nord, lievemente sfalsato, un tratto lungo 6,50 m e largo 3,20 m che presenta un doppio paramento con un forte dislivello di circa 1 m. Adeguandosi alla morfologia del terreno il muro prosegue, ancora una volta sfalsato di circa 1,20 m, in direzione nord, ma con una sola cortina e presenta un doppio paramento costituito da blocchi grossolanamente sbozzati e un riempimento, tra questi, di ciottoli fluviali e conglomerato locale (émplekton).

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Muro Nord Ovest
Muro Nord Ovest

Muro Nord Ovest

TORRE 4

All’estremità settentrionale del pianoro è stata individuata la prosecuzione della cinta fortificata con un tratto murario lungo circa 80 m, orientato nord-ovest/sud-est, lacunoso in più punti. Realizzato a doppia cortina, non sempre perfettamente visibile, conserva un paramento interno in blocchetti di conglomerato per una lunghezza di 12,30 m, mentre quello esterno, meglio costruito, è composto da pietre più grosse (alte 0,30 m) e risulta lungo 1,50 m. Del resto del muro è visibile solo l’émplekton in ciottoli di fiume.

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Muro Ovest

IL TRATTO MURARIO OVEST

Il tratto murario ovest, collocato sul limite occidentale del pianoro, è stato costruito rispettando la morfologia del pendio. Presenta un orientamento nord-ovest/sud-est con un andamento obliquo in direzione sud e costeggia il ciglio della scarpata. Ha una lunghezza di circa 35 m, ma da un sondaggio effettuato a 5 m di distanza in direzione sud-est, durante le indagini archeologiche del 2015, si è potuto constatare il suo proseguimento. È realizzato in ciottoli e blocchi di conglomerato locale sbozzati, con doppio paramento a formare un’unica cortina, di cui quello esterno a facciavista, quello interno controterra; tra i due vi è un riempimento di ciottoli fluviali (émplekton).

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Domus Ellenistica

Gli scavi del 1963 hanno individuato una struttura denominata “Casa 1” a pianta pressoché quadrata con lati di 12,65 x 12,50 m e una superficie di circa 160 mq. I muri erano costruiti con grossi blocchi di tufo locale, spezzoni di tegole e pietrame a colmare gli interstizi; il pavimento era verosimilmente in terra battuta. Approfondisci

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Sito Archeologico

Il parco di Torre Mordillo nel territorio del comune di Spezzano Albanese, sorge su di un’altura che si affaccia sulla piana di Sibari a circa 1 km dalla confluenza dei fiumi Esaro e Coscile. Il pianoro raggiunge la quota di 117 metri s.l.m. e ha una superficie di circa 14 ettari. La particolare e privilegiata ubicazione dell’altopiano alla confluenza dei due fiumi ha caratterizzato e favorito la sua occupazione, in un lungo arco temporale, dalla Protostoria all’età ellenistica e fino all’epoca medioevale, rappresentando un punto nodale di controllo lungo gli assi di collegamento tra la costa ionica e tirrenica.

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