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Gli scavi del 1963 hanno individuato una struttura denominata “Casa 1” a pianta pressoché quadrata con lati di 12,65 x 12,50 m e una superficie di circa 160 mq. I muri erano costruiti con grossi blocchi di tufo locale, spezzoni di tegole e pietrame a colmare gli interstizi; il pavimento era verosimilmente in terra battuta. Sul terreno una lamiera metallica consente di individuare la posizione e il perimetro della casa.

ORGANIZZAZIONE DEI VANI INTERNI

L’ingresso, sul lato occidentale all’abitazione, era pavimentato in ciottoli, da questo si poteva accedere a una serie di ambienti comunicanti tra loro. Una soglia in pietra delimitava il passaggio nell’ambiente 6, un grosso pithos, utilizzato come contenitore per lo stoccaggio di derrate alimentari era collocato in prossimità di un angolo di questo vano.

Dall’ambiente 6, attraverso il vano 7 di passaggio, si accedeva alla stanza 3 da cui si entrava nei vani 4 e 5 ubicati sul lato occidentale e nei vani 1 e 2, ubicati lungo il lato orientale della casa. Nell’angolo sud orientale dell’ambiente 3, è stata rinvenuta, poggiata sul pavimento, una vasca da bagno a semicupio a sedile mobile, collegata ad un tubo di scarico che terminava in una cisterna di raccolta dell’acqua situata nell’ambiente 2.

La presenza di numerosissimi frammenti di intonaco nei vari ambienti attesta che tutti erano intonacati.

Al centro dell’ambiente 1, più piccolo (circa 4 mq), erano collocati quattro tubi verticali di terracotta, brevemente distanziati e disposti nel mezzo, la cui funzione non è stata chiaramente accertata.

I materiali provenienti dall’area della struttura, ne attestano un utilizzo tra il IV e il III sec. a.C. Due palle di balista rinvenute al suo interno testimoniano una distruzione violenta attribuibile ad un assedio riconducibile al periodo della Seconda Guerra Punica (219-202 a.C.).