la_necropoli

Tra la fine del 1887 e gli inizi del 1888 il Prof. Luigi Viola, allora Direttore del Museo Archeologico di Taranto si imbatté in una vasta area di necropoli dell’Età del Ferro che, pur in assenza di documentazione puntuale dell’epoca, oggi individuiamo sulle pendici orientali e occidentali dell’altopiano di Torre Mordillo.

Qui furono individuate oltre 300 sepolture ad inumazione dell’Età del Ferro, anche se quelle catalogate ammontano a 229, in gran parte ascrivibili alla fase del Primo Ferro 2A (fine XI-metà VIII sec. a.C.). Fiorelli riporta: “Le tombe di cui si tratta sono disposte irregolarmente ed in più ordini, sono formate da uno strato di pietre informi e di brecce… Le tombe poi alcune volte si trovano così vicino fra loro che è impossibile a poter discernere con sicurezza se sono più scheletri o più tombe unite… in una tomba si sono trovati fino a tre scheletri messi per lo più alla supina in modo che la testa del secondo poggia sul petto del primo e quella del terzo sul petto del secondo; altri seduti, altri rivolti su un fianco”.

I CORREDI

I corredi delle tombe subirono varie vicissitudini: dopo un breve periodo presso il Museo Nazionale Romano, dove Luigi Pigorini li visionò e ne scelse alcuni per il Museo Nazionale Preistorico Etnografico, altri furono destinati al Museo Civico di Cosenza. Oggi i numerosissimi reperti sono ospitati in un nuovo allestimento nel prestigioso ex Convento di S. Agostino diventato sede del Museo dei Bretti e degli Enotri.

Nelle tombe maschili sono frequenti le armi: lance con puntali in ferro o a volte in bronzo ed in un caso una piastra di pettorale (cardiophilax), il rasoio bitagliente a lama rettangolare, coltelli, strumenti da lavoro e fibule ad arco serpeggiante in ferro o in bronzo. Un unico esemplare di spada in bronzo era associato ad un fodero rivestito da una lamina bronzea riccamente decorata. Tra i reperti importanti, a corredo di una tomba maschile, figura un rasoio semilunato di bronzo del periodo villanoviano. Molto più ricchi i corredi delle tombe femminili: numerose le fibule di varie dimensioni e di diversa tipologia, da quelle del tipo ‘Torre Mordillo’ (a quattro spirali con placca circolare), a quelle serpeggianti anche con arco decorato a spina di pesce, a quelle ad occhiali e ad arco scudato; non mancano gli anelli, le collane, i bracciali a spirale (armille), i fermatrecce ed altri ornamenti personali come perle di vetro e ambra.